L'esame urodinamico - Psa alterato

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L'esame urodinamico

Le malattie della prostata > Iperplasia prostatica benigna

L'esame urodinamico nell'uomo, è un esame invasivo. Si esegue introducento un piccolo catetere in vescica ed è l'unico esame in grado di valutare il grado di ostruzione cervicouretrale associata all'ipertrofia prostatica.
L'ostruzione cervico uretrale  è infatti il principale determinante nella progressione della malattia e certamente responsabile delle complicanze della patologia'.che includono:

  • idronefrosi e insufficienza renale,

  • diverticoli

  • calcolosi vescicale

  • infezioni recidivanti delle vie urinarie

  • ritenzione urinaria.


Tutte queste costituiscono indicazione assoluta a un intervento chirurgico disostruttivo.

STUDIO PRESSIONE /FLUSSO

Una parte dell'esame urodinamico è lo studio pressione/ flusso , studio ottimale  per la misurazione della ostruzione cervico uretrale specie nell'ottica  di una gestione chirurgica dell'ipertrofia prostatica.

Nello studio pressione/flusso, la pressione all'interno della vescica  (Pves, misurata con un sottile catetere vescicale) e la pressione intra-addominale (Pabd, misurata con una sonda endorettale) sono misurate durante lo svuotamento vescicale, simultaneamente al flusso urinario. La pressione detrusoriale (Pdet) è calcolata dalla differenza tra la Pves e la Pabd.
Lo studio pressione/flusso dà informazioni sulle resistenze uretrali e sulla contrattilità detrusoriale  e ci consente di suddividere i pazienti in  base alle resistenze uretrali (ostruiti/non ostruiti) e alla contrattilità detrusoriale (normocontrattili/ipocontrattili)
.
Pazienti che presentino una bassa pressione detrusoriale
e un normale flusso urinario saranno catalogati come "non ostruiti", mentre pazienti che presentino un'alta pressione detrusoriale e un basso flusso urinario saranno considerati "ostruiti".
Allo stesso modo, pazienti che presentino una bassa pressione detrusoriale e un basso flusso saranno valutati come "ipocontrattili", mentre pazienti con un normale flusso urinario e una normale pressione detrusoriale verranno catalogati come "normocontrattili".
In assenza di un valore normativo che definisca cosa è normale per le diverse classi di età, il limite inferiore (opposto a quello dell'ostruzione più severa che si possa misurare) è determinato da una coorte di pazienti che sono stati operati di resezione transuretrale e quindi hanno il più basso livello possibile di resistenze uretrali.


CISTOMANOMETRIA

Una altra parte dell'esame urodinamico è la fase cistometrica che consente anche di analizzare diversi aspetti del comportamento della vescica nella fase di riempimento, come la sensibilità vescicale, la presenza di contrazioni involontarie, la capacità vescicale e la sua compliance   

MA è AFFIDABILE L'ESAME URODINAMICO ?

SOTTOTITOLO. Affidabilità dell'esame urodinamico in uomini affetti da LUTS
Le misure urodinamiche soffrono certamente di una discreta variabilità legata al sistema di misurazione, alle condizioni nelle quali la misurazione viene eseguita e alla fisiologica variabilità dell'organismo umano. Questa variabilità si riflette in qualche modo sull'affidabilità delle misurazioni e delle diagnosi che da queste scaturiscono. Abrams et al. [31] hanno concluso che vi possono essere variazioni di pochi cmH2O nella misurazione della pressione e di circa 0,4-2 ml/s nella misurazione del flusso massimo. Queste variazioni hanno scarsa importanza clinica. Il calibro del catetere uretrale può determinare un aumento delle resistenze uretrali e causare lievi modificazioni del flusso: un catetere vescicale di calibro uguale o inferiore a 8 Ch sembra essere adeguato nel maschio adulto. Alcuni centri eseguono lo studio pressione/flusso con pazienti in posizione ortostatica, mentre altri utilizzano la posizione seduta. Unsal et al. hanno dimostrato che non ci sono differenze significative legate alla posizione del paziente nella misurazione del flusso e del residuo post-minzionale (RPM) .
Kranse et al. hanno evidenziato, nello stesso paziente, sistematiche variazioni da uno studio pressione/flusso a un altro [33]. Nel 35% dei casi, la classificazione di ostruzione basata sui nomogrammi ICS cambiava tra i vari studi. Gli autori hanno concluso affermando che tale variazione non fosse in relazione a errori di misu¬razione, ma a reali cambiamenti fisiologici della funzione vescicale e uretrale. Cio¬nonostante, lo studio pressione/flusso rimane l'unica possibilità di dimostrare la BOO, la contrattilità detrusoriale e le loro variazioni fisiologiche.

Contrattilità detrusoriale in uomini affetti da LUTS

La forza di contrazione detrusoriale durante lo svuotamento (un aspetto della contrattilità detrusoriale) può essere MISURATA in  4 classi, da molto debole a forte.
Ancora la stessa classificazione può essere ottenuta calcolando l'indice di contrattilità detrusoriale (BCI: Bladder Contractility Index [29]): BCI = PdetQmax + 5 Qmax (PdetQmax in cmH2O e Qmax in ml/s):
- molto debole: BCI < 50 cmH2O
- debole: BCI = 50 a 100 cmH2O
- normale: BCI da 100 a l 50 cmH2O
- forte: BCI > 150 cmH2O
Una ridotta contrattilità detrusoriale può causare una diminuzione del flusso urinario e un incompleto svuotamento vescicale (con la conseguenza dei sintomi associati) anche in assenza di ostruzione cervico-uretrale. Ciò è ancora più probabile nell'anziano.
Una valutazione più accurata della contrattilità può essere eseguita utilizzando il power factor che misura la contrattilità del detrusore nell'arco di tutta la fase minzionale e consente di determinare non solo una ridotta contrattilità globale ma anche un precoce decadimento della contrattilità stessa. II calcolo del power factor richiede però un software dedicato che ne limita, per motivi meramente economici, la diffusione .
Perché lo studio pressione/flusso non è comunemente eseguito nella pratica clinica quotidiana

COMPLICANZE DELL'ESAME URODINAMICO

Lo studio pressione/flusso non è frequentemente eseguito nella pratica clinica quotidiana, in pazienti maschi con LUTS, per diversi motivi.
Tra le prime ragioni vi sono sicuramente l'invasività e la morbilità dell'esame urodinamico . Inoltre, l'esecuzione è pesantemente condizionata dai suoi costi. La morbilità dell'esame urodinamico è bassa, benché sia comune una disuria temporanea (33-76%); una batteriuria si riscontra in circa 1'8% e un'infezione sintomatica nello 0,5-4% . Sono anche riportate una lieve macroematuria nel 6% dei casi e una ritenzione post-esame nel 5% in uomini con ostruzione .

La parte terminale di un esame urodinamico è la UROFLUSSOMETRIA  o FLUSSOMETRIA


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" ..L'indagine su  una malattia  inizia dalla perfetta conoscenza di essa.. "

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