Il processo infiammatorio e la ghiandola prostatica
La prostatite
Un nuovo approccio terapeutico
La prostatite è l’infiammazione della ghiandola prostatica. Cosi come le tonsille, la gola, il faringe , i polmoni , anche la prostata può essere sede di un processo infiammatorio. L’attuale atteggiamento di cura è quello di somministrare per giorni , settimane, mesi , farmaci detti antibiotici , che di per se non sono antiinfiammatori , ma sostanze che servono per uccidere i batteri. Ed e’ qui l’errore ; quello di considerare la prostatite come unica conseguenza di una infezione dimenticando che la causa dei sintomi (Luts) , è da attribuire alle sostanza che vengono liberate nel processo infiammatorio.
Dobbiamo quindi conoscere i suoi effetti, i suoi inneschi per poter comprendere le cause che conducono molti giovani ragazzi a plurimi consulti urologici , spesso deludenti e mortificanti.
Il processo infiammatorio della ghiandola prostatica inizia molto prima e ce ne accorgiamo solamente quando compaiono i famosi due sintomi:
1. Eiaculazione precoce
2. Deficit erettile (avere una erezione ma non riuscire a mantenerla )
tipici della infiammazione prostatica.
Ma che cosa è l’infiammazione della ghiandola prostatica ?
La prostata , cosi come le tonsille si ritrova a circa 7-11 cm dall’esterno . Ovvero è in comunicazione con l’esterno tramite l’ultimo tratto dell’uretra , detta uretra bulbare . Dall’esterno , in primis, ma anche dall’interno , la prostata può essere sede di arrivo di diverse sostanze presenti nella urina, nello sperma o in altri fluidi che attraversano la prostata : sangue e linfa. Alcune di queste sostanze possono innescare reazioni di difesa da parte della prostata poiché le riconosce estranee. Pertanto alimenti, comportamenti , malattia di altri organi possono interessare in via secondaria la prostata. I rapporti sessuali sono identificati come la prima causa delle prostatiti: e verò. Ma delle prostatiti batteriche, cioè di quelle che tassonomicamente appartengono alla prima categoria .
Se noi andiamo a guardare in particolare l’ultima classificazione delle prostatiti , riconosciuta dalla AUA (associazione degli urologi americani) e dalla EAU , associazione degli urologi Europei, la prima cosa che fa rimanere allibiti è che solo il 5 per cento delle prostatiti sono batteriche (Categoria 1 e 2 ) , l’altro 90 % (rappresentato dalle prostatiti di Categoria III ), non sono batteriche o quanto meno si definisce ..in assenza di dimostrata infezione batterica.
Eppuri tutti gli urologi prescrivono antibiotici, tanti, antiinfiammatori pochi. E’ un problema di cultura generazionale urologica: aver acquisito un concetto che la prostatite sia una infiammazione batterica e per quaranta anni di attività media di un urologo prescrive a tutti i suoi malati prostatici teracicline, sulfamidici, cefalosporine , chinolonici, praticamente inutili nel 90 % dei casi o se volgiamo dirla in altra maniera , utili nel 10 per cento dei casi.
Eppure la realta è sotto gli occhi di tutti, anche negli occhi del profano che si accinge a leggere per la prima volta la classificazione delle prostatiti che per dovizia vi riportiamo.
Classificazione attuale delle prostatiti secondo il NIH (National Institute of Healt Workshop on Chronic Prostatitis -Bethesda 1995) |
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Categoria |
Nome |
Definizione |
Percentuale |
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I |
Prostatite batterica acuta |
Infezione prostatica acuta |
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II |
Prostatite batterica cronica |
Infezione prostatica cronica caratterizzata da infezioni delle vie urinarie ricorrenti |
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III |
Sindrome dolorosa pelvica cronica (CPSS) |
Fastidio o dolore pelvico (per almneo 3 mesi) in assenza di infezione dimostrabile |
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IIIa |
Sindrome dolorosa pelvica cronica (CPSS) infiammatoria |
Significativo numero di WBC (Globuli bianchi) nello sperma o secreto prostatico dopo massaggio prostatico |
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IIIb |
Sindrome dolorosa pelvica cronica (CPSS) non infiammatoria |
Assenza di significativo numero di WBC (globuli bianchi ) nello spermao secreto prostatico dopo massaggio prostatico |
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IV |
Prostatite infiammatoria asintomatica (Prostatite istologica) |
Infiammazione dimostrata nei campioni bioptici , sperma , secreto prostatico in assenza di sintomi. |
4 % prostatiti |
Se osserviamo questa tabella vediamo che il 90 % delle prostatiti non sono necessariamente portate avanti da batteri . Cioè sono PR0STATITI NON BATTERICHE .
le PROSTATITI BATTERICHE ACUTE e CRONICHE sono le meno rappresentate : insieme non costituiscono infatti il 6 % di tutte le sindromi prostatiche
Sono quelle piu' facilmente eradicabili
La maggioranza delle prostatiti appartengono alla categoria del CPSS nelle varianti infiammatoria e non infiammatoria
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PROSTATITE BATTERICA ACUTA
E' la infiammazione della ghiandola prostatica portat avanti dai batteri.
Nel 71 % sono rappresentati da Escherichia Coli
Nell' 8 % da Enterococchi
Nell'8% da pseudomonas
Nel 13 % da altri Gram -
Fattori di rischio
Ostruzione urinaria da ipertrofia prostatica
Stato immunocompromesso
Come arrivano i germi nella prostata ?
Infezione uretrale ascendente
Reflusso di urina infetta nei dotti prostatici
Invasione di batteri intestinali per via linfatica
Infezioni per via ematogena
Disfunzione secretoria della ghiandola prostatica
NELL'80 % DEI CASI SONO
ENTEROBATTERIACEE
ma rimangono sempre il 6 % delle prostatiti !!!!
Modificazioni del tessuto ghiandolare durante una prostatite acuta
E' una flogosi catarrale nella forma diffusa o parcellare : la ghiandola aumenta di volume ed aumenta la secrezione, che può essere anche purulenta con abbondanti leucociti nei lumi ghiandolari e nell'interstizio. Talvolta si posso avere degli ascessi prostatici. Il processo infiammatorio in genere interessa la zona periferica poiche i dotti delle ghiandole centrali hanno un decorso obliquo a differenza di quelle periferiche che hanno decorso rettilineo.
[image:image-1]Come ci si accorge di avere una prostatite acuta
Riconoscere una prostatite acuta è abbastanza facile. Seguiamo le modificazioni indotte dal processo infiammatorio.
1. Se la ghiandola prostatica aumenta DI VOLUME per effetto dell'infiammazione, avremo una DISTENSIONE DELLA CAPSULA e STIMOLO delle terminazioni nervose in essa afferenti: DOLORE PELVICO , SOVRAPUBICO E PERINEALE.
2 .Se la ghiandola prostatica aumenta DI VOLUME avremo una COMPRESSIONE dell'URETRA che ostacolerà la FUORIUSCITA DELLA URINA dalla vescica: SINTOMI URINARI OSTRUTTIVI
3. Se Se la ghiandola prostatica aumenta DI VOLUME avremo una COMPRESSIONE dell'URETRA che ostacolerà la FUORIUSCITA DELLA URINA dalla vescica, la quale potrà ristagnare ed infiammare la vescica ed il collo vescicale: SINTOMI URINARI IRRITATIVI..
4. La reazione del nostro organismo potrà essere quella di ostacolare la infiammazione con la : FEBBRE .
5. Dal sangue della prostata poi le sostanze prodotte durante l'infezione possono andare al giro e dare : DOLORE REUMATICO DIFFUSO ALLE GAMBE. ALLA SCHIENA, ALLE SPALLE..
BRIVIDI
FEBBRE ELEVATA
DOLORE PERINEALE, SCROTALE, TESTICOLARE, SOVRAPUBICO, REUMATICO
MINZIONE FREQUENTE
MINZIONE DOLOROSA
RIDUZIONE DEL GETTO URINARIO
POSSIBILE BLOCCO URINARIO (necessità di mettere il catetere)
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