Prevenzione delle infezioni nella biopsia prostatica - Psa alterato

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Prevenzione delle infezioni nella biopsia prostatica

La biopsia prostatica

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" ..L'indagine su  una malattia  inizia dalla perfetta conoscenza di essa.. "

LA VISITA UROLOGICA INTERATTIVA

Dopo pochi minuti dalla biopsia prostatica i pazienti presentano un aumento dei batteri nel sangue nel 100 % dei casi. In coloro che hanno fatto terapia antibiotica tale percentuale scende al 53 %.
La biopsia prostatica è sempre una manovra invasiva con la quale i germi possono essere trasportati nella prostata e dove possono dare luogo ad importanti infezioni.  Prostatiti, epididimiti, pielonefriti acute, ascessi locali, osteolmieliti, schock settici , sono descritti dopo biopsia prostatica. Evitare questi rischi infettivi con la  preventiva assunzione di antibiotici è fondamentale anche perchè  l'incidenza di infezione varia dall'1 al 10 % , non è quindi bassa.
Tale percentuale può essere ridotta dall'uso  della profilassi antibiotica.  Una considerazione viene d'obbligo : l'accesso transperineale è gravato di minori complicanze infettive rispetto all'accesso transrettale. QUESTA CONSIDERAZIONE CI ILLUMINA QUINDI SU QUALI ANTIBIOTICI ASSUMERE  IN FUNZIONE DELLA VIA DI ACCESSO.

BIOPSIA TRANSRETTALE

I GERMI ISOLATI NEL SANGUE DOPO BIOPSIA TRANSRETTALE  SONO PREVALENTEMENTE ANAEROBI DELLA SPECIE BACTEROIDES  CHE SI TROVANO NELLA MUCOSA RETTALE.
LE INFEZIONI  INVECE SONO CAUSATE DA ENTEROBATTERI  GRAM NEGATIVI ( ESCHERICHIA COLI )  e COCCHI GRAM +  (STREPTOCOCCO FAECALIS )  facilmente sensibili ad antibiotici comuni.


BIOPSIA TRANSPERINEALE

GERMI  IN CAUSA  SONO PREVALENTEMENTE AEROBI  CON PREDOMINANZA DI STAFILOCCO EPIDERMIDIS.
La minore frequenza  di batteriemia  post biopsia  e di infezioni urinarie sintomatiche  in questo tipo di accesso consente di affermare che una buona disinfezione cutanea  standard  rende la manovra pressochè sterile non necessitando di terapia antibiotica profilattica.


Quale antibiotico usare ?
Un antibiotico di facile assunzione  per bocca, attivo contro gli enterobatteri  gram negativi  e gli enterococchi gram positivi. I CHINOLONICI rispondono bene a questa categoria.
Qualora invece il bioptizzando sia affetto da valvulopatia o portatatore di protesi valvolare  è necessario eseguire una profilassi con ampicillina


Quanto dovrebbe durare la somministrazione di antibiotici nella biopsia prostatica ?

La presenza di batteri nel sangue (batteriemia) è gia dimostrabile dopo 5  minuti dalla esecuzione della biopsia : dopo una ora in genere questi sono scomparsi.  Le urinocolture , invece , rimangono positive  anche per giorni. Ciò significa che per prevenire una infezione  si deve mantenere livelli stabili e costanti di antibiotico in circolo , nelle urine e nei tessuti (prostata) , già al momento della procedura bioptica .
La somminsitrazione di antibiotico  dovrebbe durare almeno 3/5 giorni. Non di piu'.

Quale valore ha il clistere prima della biopsia ?
Nell'accesso tranperineale non ha nessuna efficacia come prevenzione delle infezioni  post biopsia. Rimane tuttavia indicato  il suo ruolo nella pulizia della ampolla  nella preparazione alla biopsia.
Altro significato può assumere invece il clistere nell'accesso transrettale dove un ruolo preventivo per la insorgenza delle infezioni è stato documentato in alcuni lavori. la sua esecuzione è imprescindibile  come norma igienica e deve essere sempre fatto.

ANTIBIOTICO CATEGORIA CHINOLONICI

CHINOPLUS CPR
LEVOXACIN 500/TAVANIC 500/ CIRPOXIN 1000
AMPICILLINA nei cardiopatici
(dosaggi elevati intramuscolo)





1 CPR AL GIORNO  dopo BIOPSIA





per 5 giorni

associato a
+

COLIMAN CPR
(una associazione di d-mannosio + Uva ursina)
oppure
MIRTIMAN  CPR
(mirtillo ad alti dosaggi)
oppure

(SERENOA 500 MG + BROMELINA 200 MG + UVA URSINA 50 MG + URTICA DIOICA 300 MG)
1 BUSTINA  al di per 15 giorni




1 compressa al mattino

1 cpr alla sera    






per 15 giorni

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