Psa dopo radioterapia - Psa alterato

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Psa dopo radioterapia

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" ..L'indagine su  una malattia  inizia dalla perfetta conoscenza di essa.. "

LA VISITA UROLOGICA INTERATTIVA

Il dosaggio del PSA dopo la radioterapia per neoplasia prostatica è l'indicatore più sensibile per valutare l'efficacia terapeutica e la ricaduta della malattia.


Quale è il tempo di raggiungimento del Psa nadir ?

Il tempo richiesto è variabile dai 17 ai 32 mesi.

Un psa che aumenta
dopo aver effettuato una radioterapia
necessita di terapia ormonale.

II PSA prima, durante e dopo la radioterapia
La misurazione del PSA è considerata lo strumento più sensibile per il controllo dell'evoluzione clinica delle neoplasie prostatiche dopo il trattamento radiante.
Le alterazioni anatomo-patologiche indotte dalla RT modificano in modo consistente i meccanismi di produzione del PSA, rendendo inadatto il range di riferimento precedente il trattamento.
I parametri proposti in sostituzione sono numerosi e comprendono  il valore di nadir del PSA (PSAN, cioè il valore più basso raggiunto dopo il trattamento), la misurazione del PSA ad un tempo prestabilito (in genere 6 o 12 mesi), l'intervallo di tempo necessario per raggiungere il nadir, il tempo di dmezzamento  durante e dopo la radioterapia ed altri ancora.
Se è vero che a bassi valori di PSAN corrispondono elevati  tassi di sopravvivenza libera da malattia, non esiste però un accordo sull'importanza prognostica di questa informazione, che alcuni autori ritengono subordinata,
mentre altri indipendente e perfino superiore al valore di PSA pre-RT.
Anche se non esiste un valore di PSA al di sotto  del quale tutti i pazienti siano da considerarsi guariti, l'obbiettivo che trova maggior consenso sembra essere quello di ottenere valori < 1 ng/mL (generalmente PSA= 0,5 ng/mL).
Per quanto riguarda il tempo necessario per raggiungere  il nadir, l'orientamento più diffuso è comunque quello di attendere almeno 12 mesi prima di qualunque valutazione  prognostica, diagnostica o terapeutica, considerando che dopo radioterapia il PSA progressivamente diminuisce  raggiungendo il valore di nadir dopo un tempo medio di 17 mesi. Anche per quanto riguarda il tempo di dimezzamento del PSA esistono pochi dati disomogenei, con opinioni discordi sul significato prognostico.
Quando si può parlare di recidiva biochimica  dopo radioterapia ?
Recente l'ASTRO (American Society for the Therapeutic Radiology and Oncology) ha stabilito come criterio per definire la recidiva biochimica il rilievo di tre incrementi consecutivi  del valore del PSA al di sopra del valore di nadir.
Il psa nadir è la dizione per identificare quel valore di psa più basso raggiunto dopo un trattamento.
Il valore del nadir è il punto di riferimento fondamentale per valutare l'eventuale fallimento della radioterapia in termini di ripresa biochimica.
È stato anche raccomandato di eseguire il dosaggio del PSA ogni 3-6 mesi per avere un'indicazione affidabile.
L'aumento del PSA dopo RT è considerato indice di ripresa di malattia.
Cosa si fa in caso di aumento del PSA dopo radioterapia ?
In presenza di una crescita del PSA dopo il trattamento radiante è indicata una biopsia transrettale dato  che è stata documentata una stretta relazione tra aumento  del PSA e positività dell'accertamento istologico. Non vi è però indicazione ad eseguire routinariamente la biopsia e viene attribuita rilevanza clinica solamente ai risultati ottenuti  dopo almeno 18 mesi dalla conclusione del trattamento.
Infatti, il frequente riscontro di negativizzazioni istologiche  tardive, rende poco affidabili i risultati ottenuti prima di questo termine temporale. In presenza di recidiva di malattia occorre valutare la possibilità di un intervento chirurgico o, alternativamente, di un trattamento ormonale.


Lavoro di riferimento

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