Fisiologia della ghiandola prostatica - Psa alterato

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Fisiologia della ghiandola prostatica

Le malattie della prostata > Iperplasia prostatica benigna




Funzione  
GHIANDOLARE

La prostata secerne un liquido chiaro  che  si unisce allo sperma, la cui funzione primaria è quella di promuovere e sostenere la funzione del seme maschile. Il secreto dei dotti prostatici varia da 0.5 a 1.0 mL dell'eiaculato, costituisce il 15-30% del liquido seminale e fuoriesce nell'uretra prostatica da degli orifizi laterali al veru montanum. È un liquido lattescente leggermente acido pH 6,4  e contiene alcuni enzimi, spermina, spermidina, immunoglobuline, prostaglandine, zinco, acido citrico, potassio e fruttosio. La secrezione prostatica è ormonodipen iente ed è regolata dalla secrezione degli ormoni sessuali maschili (testosterone). Gli acini di dotti prostatici sono costituiti da cellule secretorie, cellule basali e cellule neuroendocrine. Sono le cellule epiteliali secretorie che producono gli enzimi fra cui sia l'antigene prostatico specifico  PSA) e la fosfatasi acida prostatica. La principale funzione del PSA è quella di liquefare il coagulo seminale favorendo cosi la mobilità degli spermatozoi. Al momento dell'eiaculazione gli spermatozoi e il liquido seminale (circa 3 mL) entrano nell’uretra attraverso i dotti eiaculatori che decorrono attraverso la zona centrale della prostata. I dotti eiaculatori derivano dalla giunzione delle vescicole seminali e  dell’ampolla dei vasi deferenti. Il succo prostatico contiene un enzima coagulante che agisce sul fibrinogeno contenuto nel liquido prodotto dalle vescicole seminali. Si forma  un coagulo che si dissolve dopo 15-20 minuti per azione del PSA. Gli spermatozoi, prima immobili diventano mobilìssími.
Il PSA ha, quindi, un ruolo importante nella fecondazione, Il PSA viene normalmente secreto nei dotti ghiandolari e nel liquido seminale ad una concentrazione di circa 0.5-2 mg/ml., 1 milione di volte superiore a quella del sangue.




Funzione  
SESSUALE

La prostata è un organo fondamentale per il processo eiaculatorio che può essere diviso in tre distinte te fasi. La prima fase è di preparazione ed è caratterizzata da un progressivo incremento dell’attività secretoria delle ghiandole prostatiche e, verosimilmente, delle vescicole seminali, La seconda fase è chiamata di emissione per la comparsa di contrazioni peristaltiche della muscolatura liscia dei deferenti, delle ampolle deferenziali, delle vescicole seminali e degli acini ghiandolari della prostata che provocano la emissione del liquido seminale nell'uretra posteriore. ln questa fase si osserva la contrazione delle fibre
muscolari del collo vescicale, impedendo cosi il reflusso del liquido seminale in vescica, e una contrazione dello sfintere uretrale esterno con la creazione di una camera di compressione a livello dell'uretra prostatica.
Segue, con lo stato di eccitazione, la fase di eiaculazione vera e propria caratterizzata da ritmiche e ben coordinate contrazioni dei muscoli bulbo-cavernosi, ischiocavernosi, del pavimento pelvico e dal contemporaneo rilasciamento dello sfintere striato mentre rimane invariato lo stato di contrazione del collo vescicale.



Funzione  
MINZIONALE


Data la posizione del tratto prossimale dell’uretra che risulta abbracciato dalla ghiandola prostatica, qualsiasi affezione a carico della prostata si traduce in una disfunzione minzionale. L'apertura del collo vescicale e dell'uretra, insieme alla contrazione del detrusore vescicale e il rilascio dello sfintere minzionale, sono i tre momenti fondamentali della minzione. Il loro interessamento produce i disturbi ostruttivi


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