Come risolvere un aumento del psa - Psa alterato

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Come risolvere un aumento del psa

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L'antigene prostatico specifico  o Psa  è un enzima che viene misurato nel sangue attraverso prelievo ematico venoso.
Può essere influenzato da tre eventi che colpiscono la prostata: la prostatite , la ipertrofia prostatica,il tumore della prostata. Queste malattia possono colpire singolarmente la prostata oppure essere tutte e tre presenti.
Compito del medico è stabilire se il vostro aumento del psa  sia dovuto all'una o l'altra malattia.
Piccola regola
1. Il psa totale si alza nelle prostatiti, nei tumori, nella ipertrofia prostatica
2. Il psa libero si alza  nella ipertrofia prostatica
3. Il rapporto libero totale più è alto e meglio è.
Comunque ,siete andati a ritirare gli esami ed avete constatato che il vostro psa è alterato, cioè superiore a 4,00 ng/ml.
E' necessario pertanto una conferma di dato. Il psa deve essere ripetuto. E deve essere ripetuto dopo una terapia che ha un preciso razionale scientifico. (Si rimanda al mirabile lavoro della Societa Europea di urologia).
Difatti se sottoponiamo il paziente ad una terapia antiinfiammatoria , ad una terapia per la ipertrofia prostatica per un periodo sufficiente di tempo da far agire tali sostanze sulla prostata , potremo ricavare  importanti dati dal valore del psa che viene ripetuto.
Uno per tutti è questo . Se dopo una terapia antibiotica ed antiinifammatoria il psa rimane stabile o addirittura aumenta , sarà necessario l'approfondimento diagnostico tramite la biopsia prostatica.

Perchè un antiinfiammatorio  ?

Perche riducendo la infiammazione , si riduce la componente infiammatoria del psa , se questo è alterato in senso infiammatorio.

Perchè un farmaco per la ipertrofia prostatica?

Perchè curandola per un periodo piu' o meno lungo si può ottenere una riduzione dell'edema e del volume ghiandolare producendo una conseguente riduzione del psa

Perchè dare un farmaco antibiotico ?

L'antibiotico può uccidere i germi (infezione) responsabili della infiammazione . Contribuisce quindi alla riduzione del psa se è presente una infezione (e questo noi non lo sappiamo)

E se il psa rifatto dopo la terapia  non  si riduce oppure aumenta e' necessario sospettare un'altra patologia presente nella prostata , che non risente nè delle cure antibiotiche , nè di quelle antiinifammatorie, nè di quelle antiedemigene per la ipertrfoia prostatica.
Si apre quindi lo scenario  di sospetto tumore della prostata

Quali sostanze ?

Quali sostanza naturali ?

BROMELINA
UVA URSINA

Perche riducendo la infiammazione , si riduce la componente infiammatoria del psa , se questo è alterato in senso infiammatorio.

Perchè un farmaco per la ipertrofia prostatica?

SERENOA

Perchè curandola per un periodo piu' o meno lungo si può ottenere una riduzione dell'edema e del volume ghiandolare producendo una conseguente riduzione del psa

Perchè dare un farmaco antibiotico ?

CHINOLONICO

L'antibiotico può uccidere i germi (infezione) responsabili della infiammazione . Contribuisce quindi alla riduzione del psa.







QUALE TERAPIA ?


Quale terapia di approccio deve essere instaurata per provare una riduzione del psa prima di ripetere il prelievo ?
Per quanto tempo ?


La recente acquisizione  che il  processo infiammatorio della ghiandola prostatica sia il primo momento  che causa la patologia benigna e maligna della prostata  ha portato alla realizzazione di studi su sostanze  , o miscele di sostanze fitoterapiche , dotate  di attività antiinfiammatoria mediata attraverso agenti  proinfiammatori (Interleuchina 1) e con effetto  sugli enzimi della  cascata dell'acido arachinodico, fosfolipasi A" , lipossigenasi e ciclossigenasi;  sostanze che diminuiscono la produzione di prostaglandine e leucotrieni.
Tra queste sostanze dotate di spiccatta attività antiinfiammatoria e , piu' studiate , si riconoscono la serenoa repens, l'uva ursina e la bromelina.
Sono queste sostanze,  che da sole o in combinazione , non solo sono in grado di  inibire i sintomi della infiammazione prostatica,  ma scatenano anche una serie di azioni mediate dalle linfochine  che influiscpono sulla progressione della ipertrfoia aprostatica e del tumore prostatico.

BROMELINA
Azione antiflogistica: l'attività antiflogistica è probabilmente legata ad un'interazione dell'enzima sul metabolismo degli eicosanoidi, verosimilmente sulla lipo-ossigenasi, col risultato di diminuire notevolmente la sintesi delle sostanze ad azione flogogena e vasocostrittiva, in particolare kininogeno, bradichinine, trombossano e prostaglandine E2, e ad un'attività antiaggregante piastrinica e profibrinolitica.
Infatti i prodotti di degradazione della fibrina hanno un basso peso molecolare e non diminuiscono la permeabilità della parete vasale, e inoltre si ha una ridotta formazione di fibrinogeno. Inoltre la bromelina incrementa grandemente la depolimerizzazione della fibrina e forse anche di altre proteine. Queste azioni fanno aumentare la permeabilità della parete dei vasi sanguigni e favoriscono così il rientro nel letto vascolare del materiale edematoso, riducendo in tal modo la stasi nei tessuti perivascolari.

SERENOA REPENS
L'estratto di questa droga ha dimostrato di avere azione antiandrogenica, principalmente grazie alla sua componente fitosterolica e di acidi grassi. L'effetto antiandrogenico si esplica soprattutto per inibizione dell'enzima 5-alfa-reduttasi, che catalizza la trasformazione del testosterone a diidrotestosterone.
Inoltre i costituenti della droga si legano ai recettori per gli androgeni posti nel tessuto prostatico e nel prepuzio, riducendo così il legame del testosterone.
Questo effetto antiandrogenico avviene selettivamente nel tessuto prostatico, senza influenzare le concentrazioni di testosterone, LH ed FSH nel plasma e senza disturbare il sistema degli ormoni sessuali. Uno studio in vitro ha valutato l'effetto dell'estratto lipidosterolico di serenoa alla dose di 10 microgrammi/ml su cellule adenomatose umane. Esso riduce in modo efficace l'attività dei 2 isoenzimi I e II della 5-alfa-reduttasi senza influenzare la secrezione di PSA da parte delle cellule epiteliali, anche dopo la stimolazione con testosterone. Le cellule a contatto con l'estratto della droga dimostrano un estensivo accumulo di lipidi nel citoplasma e un danno più o meno grave a molti organuli citoplasmatici inclusi i mitocondri. L'estratto lipido-sterolico di Serenoa riduce di circa il 40% il legame del testosterone e del diidrotestosterone ai propri recettori, il che indica che questa droga potrebbe essere utile anche in quei soggetti nei quali sia opportuna un'attività antiandrogenica, ad esempio nell'irsutismo.
In un lavoro in vitro è stata esaminata la produzione ormonale di cellule epiteliali e di fibroblasti prelevati da tessuti umani prostatici in ipertrofia benigna o in degenerazione carcinomatosa. Si è visto che in entrambe le linee cellulari vi era una massiccia produzione di androstenedione (80% del totale) ma una bassa sintesi di diidrotestosterone (dal 5 al 10% del totale). La finasteride era in grado di inibire, nelle cellule suddette, la produzione di diidrotestosterone ma influenzava poco quella di androstenedione, mentre l'estratto di Serenoa agiva inibendo la produzione di entrambi questi ormoni. Si è anche visto che  l'estratto di serenoa è in grado di inibire, in vitro, gli effetti della prolattina sulla conduttanza del potassio, sulla protein chinasi C e sulle concentrazioni intracellulari di Ca+ in cellule ovariche di hamster. Ciò potrebbe significare che questa droga sarebbe capace di inibire la proliferazione del tessuto prostatico indotta dalla prolattina.

UVA URSINA
I principi attivi principali sono degli eterosidi fenolici, rappresentati soprattutto dall'arbutina e dalla metil-arbutina. Per idrolisi l'arbutina libera un difenolo, che si ossida immediatamente a idrochinone. Inoltre contiene forti quantità (15-20%) di tannini gallici derivanti dal pentagalloilglucosio. Sono anche presenti dei flavonoidi, in particolare glucosidi della quercetina e della miricetina,  dei triterpeni, soprattutto acido ursolico, uvaolo e derivati dell'amirina, un iridoide chiamato monotropeoside e un idrossiacetofenone detto piceoside. Abbondanti sono anche i tannini, in particolare polifenoli del genere dei gallotannini. Si ritrovano anche acidi fenolici.questa droga viene usata come antisettico delle vie urinarie, dal momento che l'idrochinone, dotato di spiccata azione antibatterica in vitro, subisce nel fegato una glucurono e una sulfoconiugazione e poi viene eliminato per via renale. L'azione antisettica urinaria dell'idrochinone richiede, per manifestarsi appieno, un pH alcalino delle urine e una concentrazione di principio attivo di almeno 60 microgrammi/ml. Il miglior alcalinizzante urinario da usare assieme a questa droga sembra essere l'idrogenocarbonato di sodio.
È stato dimostrato che la capacità di molti germi gram - di aderire alla superficie delle cellule da infettare è fondamentale per il loro potere patogeno, e questa caratteristica dipende strettamente dall'idrofobicità della superficie batterica. Infatti numerosi ceppi di Escherichia coli presenti nelle urine si sono dimostrati capaci di aderire alle cellule vescicali.
Il pretrattamento di questi ceppi batterici con estratto idroalcoolico di uva ursina aumentava notevolmente l'idrofobicità della loro superficie, ostacolando in tal modo la loro adesione alle cellule da infettare e quindi la loro infettività.
Uno studio in vitro ha esaminato l’effetto dell’idrochinone sul rilascio delle citochine, sulla fagocitosi, sulla produzione di NO, sulla generazione di ROS, sull’adesione cellula-cellule/cellula-fibronectina e sulla proliferazione dei linfociti. Si è visto che l’idrochinone sopprimeva la produzione di citochine flogogene (TNF alfa, IL1beta e IL6), di NO, la generazione di ROS, l’incorporazione fagocitica del destrano, l’iperproduzione di molecole costimolatorie, l’adesione cellula-cellule delle cellule U937 indotta da CD18 e CD29 e la proliferazione dei linfociti splenici e del midollo osseo. Lo studio indica che l’idrochinone può inibire la risposta infiammatoria mediata dai monociti, dai macrofagi e dai linfociti in vitro.


Per quanto tempo si deve somministrare antiinfiammatori ed antibiotici prima di ripetere un psa ?



Una terapia di 2-4 settimane è sufficiente per provocare una modifica del psa (considerando il tempo di emivita di questo marker).
Terapie piu' brevi non sarebbero sufficientemente attendibili o non sortirebbero l'effetto che noi vogliamo da queste sostanze.


SCHEMI TERAPUETICI CONSIGLIATI

SCHEMA 1 : primo psa alterato in assenza di sintomi

Comportamenti consigliati

Astenersi dai rapporti sessuali per un periodo di almneo 5 giorni prima dalla data del prelievo

Evitare di usare la bicicletta in modo agonistico

Evitare di assumere cibi piccanti e/o superalcolici, caffè,  il giorno prima esame

Evitare manovre strumentali (inserimento di cateteri, cistoscopie, ecografie transrettali)

Evitare eslporazione rettale nei giorni prima esame

Farmaci consigliati e durata terapia per ridurre psa






Assumere ANTIBIOTICI

FOSFOMICINA 1 BUSTINA OGNI 5 GIORNI PER TRE SOMMINISTRAZIONI

oppure

CHINOPLUS 1 CPR AL DI PER DIECI GIORNI

oppure

TAVANIC 500 1 cpr al di per 10 giorni

oppure

CIPROXIN 1000 1 cpr al di per 5 giorni poi 1 cpr da 500 ng per altri 5 giorni
oppure SUPRACEF  1 cpr al di per 10 giorni






Assumere ANTINFIAMMATORI


(SERENOA 500 MG + BROMELINA 100 MG, UVA URSINA+URTICA DIOICA -BOLDUS )

1 cpr ogni 12 ore  per 15 giorni


MIRTIMAN
(MIRTILLO AL 30 % in proantocianidine )
2 cps al mattino dopo colazione per 15 giorni

Schema 2 : Primo psa alterato in presenza di sintomi di prostatite

Comportamenti consigliati

Astenersi dai rapporti sessuali per un periodo di almneo 5 giorni prima dalla data del prelievo

Evitare di usare la bicicletta in modo agonistico

Evitare di assumere cibi piccanti e/o superalcolici, caffè,  il giorno prima esame

Evitare manovre strumentali (inserimento di cateteri, cistoscopie, ecografie transrettali)

Evitare eslporazione rettale nei giorni prima esame

Farmaci consigliati e durata terapia per ridurre psa






Assumere ANTIBIOTICI

FOSFOMICINA 1 BUSTINA OGNI 5 GIORNI PER TRE SOMMINISTRAZIONI

oppure

CHINOPLUS 1 CPR AL DI PER DIECI GIORNI

oppure

TAVANIC 500 1 cpr al di per 10 giorni

oppure

CIPROXIN 1000 1 cpr al di per 5 giorni poi 1 cpr da 500 ng per altri 5 giorni
oppure SUPRACEF  1 cpr al di per 10 giorni






Assumere ANTINFIAMMATORI


AULIN SUPPOSTE
1 SUPPOSTA ALLA SERA PER SETTE SERE
oppure
OKI SUPPOSTE
1 SUPPOSTA ALLA SERA PER SETTE SERE
assieme a

2 cpr alla sera prima di andare al letto dopo aver urinato per 15 giorni

Schema 3 : Primo psa alterato in presenza di sintomi urinari da ipertrofia prostatica

Comportamenti consigliati

Astenersi dai rapporti sessuali per un periodo di almneo 5 giorni prima dalla data del prelievo

Evitare di usare la bicicletta in modo agonistico

Evitare di assumere cibi piccanti e/o superalcolici, caffè,  il giorno prima esame

Evitare manovre strumentali (inserimento di cateteri, cistoscopie, ecografie transrettali)

Evitare eslporazione rettale nei giorni prima esame

Farmaci consigliati e durata terapia per ridurre psa






Assumere ANTIBIOTICI

FOSFOMICINA 1 BUSTINA OGNI 5 GIORNI PER TRE SOMMINISTRAZIONI

oppure

CHINOPLUS 1 CPR AL DI PER DIECI GIORNI

oppure

TAVANIC 500 1 cpr al di per 10 giorni

oppure

CIPROXIN 1000 1 cpr al di per 5 giorni poi 1 cpr da 500 ng per altri 5 giorni
oppure SUPRACEF  1 cpr al di per 10 giorni






Assumere ANTINFIAMMATORI



2 cpr alla sera prima di andare al letto dopo aver urinato per 15 giorni
oppure

(SERENOA 500 MG + BROMELINA 100 MG, UVA URSINA+URTICA DIOICA -BOLDUS )
1 cpr ogni 12 ore  per 15 giorni

Aggiungere alfa litico*
(La presenza di sintomi urinari da ipertrofia prostatica prevede  la risoluzione del residuo postminzionale migliorando lo svuotamento vescicale). Il residuo postminzionale è un'altra causa dell'aumnto del psa.




PRADIF CPS
1 cps al mattino alle ore 10 per 20 giorni

Inviaci il tuo psa e richiedici uno schema terapeutico personalizzato a:
informazioni psa @gmail.com

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