Psa aumentato e biopsia prostatica negativa
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LA VISITA UROLOGICA INTERATTIVA
Commento dell'autore
Avere una risposta istologica che escluda un tumore , non significa non avere niente nella prostata. Alcuni anatomo patologi si fermano alla descrizione della assenza della neoplasia altri specificano la presenza di una iperplasia o di una flogosi acuta e cronica della prostata.
Avere un psa alterato e non avere un tumore significa avere certamente, per esclusione , o una flogosi cronica della prostata o una iperpladsia /ipertrfoia prostatica, o una atrofia oppure quadri moisti.
La presenza di una delle patologie suddette in un referto istologico , viene considerata come un esame istologico negativo, cioè non preoccupante.
Va da se valutare se il paziente che ha fatto la biopsia prostatica , nonostante l'esame escluda tumore , abbia dei sintomi legati alla infiammazione o meno (LUTS). In tal caso una terapia medica è consigliata periodicamente per ridurre la componente flogistica, i sintomi avvertiti, ma sopratutto il psa alterato , per il quale siete stati costretti ad effettuare la biopsia.
La maggior parte degli urologi , trascura queste risposte rimandando al solo problema di aver escluso la neoplasia ma non preoccupandosi della salute della prostata che sta invece soffrendo (silenziosamente oppure sintomaticamente).
IL PAZIENTE RITIRA IL SUO ESAME ISTOLOGICO E RIMANE CON IL SUO PSA ALTO.
La numerosa mole di lavori che saranno citati in calce consiglia invece una periodica assunzione di farmaci antibiotici, antiinifammatori in risposta ai continui inneschi di infiammazione portati avanti da germi che risalgono per via ascendente o discendente ma anche da processi autoimmunitari la cui genesi si sta attentamente studianto. Solo in questa maniera si può stoppare una situazione in continua evoluzione, migliorare i sintomi ed abbassare il psa ed evitare la fastidiosa ripetizione delle biospie .
Avere un psa alterato e non avere un tumore significa avere certamente, per esclusione , o una flogosi cronica della prostata o una iperpladsia /ipertrfoia prostatica, o una atrofia oppure quadri moisti.
La presenza di una delle patologie suddette in un referto istologico , viene considerata come un esame istologico negativo, cioè non preoccupante.
Va da se valutare se il paziente che ha fatto la biopsia prostatica , nonostante l'esame escluda tumore , abbia dei sintomi legati alla infiammazione o meno (LUTS). In tal caso una terapia medica è consigliata periodicamente per ridurre la componente flogistica, i sintomi avvertiti, ma sopratutto il psa alterato , per il quale siete stati costretti ad effettuare la biopsia.
La maggior parte degli urologi , trascura queste risposte rimandando al solo problema di aver escluso la neoplasia ma non preoccupandosi della salute della prostata che sta invece soffrendo (silenziosamente oppure sintomaticamente).
IL PAZIENTE RITIRA IL SUO ESAME ISTOLOGICO E RIMANE CON IL SUO PSA ALTO.
La numerosa mole di lavori che saranno citati in calce consiglia invece una periodica assunzione di farmaci antibiotici, antiinifammatori in risposta ai continui inneschi di infiammazione portati avanti da germi che risalgono per via ascendente o discendente ma anche da processi autoimmunitari la cui genesi si sta attentamente studianto. Solo in questa maniera si può stoppare una situazione in continua evoluzione, migliorare i sintomi ed abbassare il psa ed evitare la fastidiosa ripetizione delle biospie .
Vi saranno consigliati alcuni schemi terapeutici tratti dalla letteratura e dalla esperienza di numerosi urologi ( e non dalle sponsorizzazioni). Ciascuno di questi schemi verrà dettagliatamente analizzato principio per principio correlandolo alle fasi di infiammazione della ghiandola e specificandone il meccanismo di azione. Di ciascun lavoro vi sarà dato il riferimento bibliografico.
Cosa si deve fare quando il psa è alterato e la biopsia prostatica è negativa per tumore ?
Dobbiamo curare le altre due cause di aumento del psa che non sono sono il tumore. L'ipertrofia e la flogosi acuta /cronica.
La maggior parte dei paziente che afferiscono agli ambulatori sono giovani sessantenni settantenni ancora in piena attività sessuale. Non è proponibile loro una terapia a base di dudasteride, finasteride, che certamente abbasserebbe la potenza sessuale . Non è nemmeno proponibile una terapia a base di fans che avrebbero effetti collaterali sulla crasi ematica e sulla funzionalità digestiva (anche se una integrazione intermittente con nimesulide, ketoprofene , acido niflumico) sarebbe auspicabile.
Da considerare inoltre che la maggior parte dei pazienti che si apprestano ad eseguire una biopsia prostatica sono gia in parte con terapie antipertensive, scoagulanti, antidiabete, neurologiche, antidepressive, che limitano notevolmente , data la scarsa maneggevolezza, l'uso degli antinfiammatori che farebbero bene alla ghiandola prostatica.
Negli ultimi anni di recente sono assurte ad indicazione cardine per la flogosi acuta e cronica della prostata molecole già presenti da anni. La serenoa repens, il pygeum africanum , la bromelina, la urtica dioica , l'uva ursina, il mirtillo rosso. Ciascuna di queste molecole è stata studiata approfonditamente , e su queste molecole sono sorte una mole notevole di pubblicazioni riguardo sopratutto le indicazioni e la validità dei trattamenti.
La farmaceutica ha quindi sviluppato prodotti nuovi derivati dalle associazioni di queste sostanze che , via via, sono diventate più efficaci attraverso la produzione di nuove titolazioni e dosaggi piu' ottimali per il disturbo da curare. La enorme mole di studi in materia fitoterapica ha consentito di estendere l'uso di queste sostanze ad altre patologie impensabili fino a pochi anni fa.
Gli stessi studi hanno confermato la innocuità di queste sostanze riguardo gli effetti collaterali, praticamente assenti .
E così siamo arrivati ad avere prodotti efficaci , presenti al di fuori della fascia prescrittiva , non dispensati dal SSN, chiamati "integratori" , autorizzati dal ministero e da esso registrati, ma con la possibilità da parte delle aziende produttrici di fissarne un prezzo indipendentemente dai controlli del ministero (che sono invece presenti sui farmaci registrati e dispensati SSN).
Grazie a questi integratori è oggi possibile controllare e curare i disturbi prostatici e di ridurne la morbilità assai alta, di coloro che soffrono di disturbi prostatici : la fascia medio giovane lavorativa.
Seguiamo questo schema che dà dei consigli , al di fuori delle logiche commerciali , ma solo prendendo in considerazione il dosaggio della sostanza usata.
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Il vostro psa è alto : avete fatto la biopsia prostatica che ha escluso la presenza di tumore prostatica. Si segnalano invece atrofia ghiandolare e /o flogosi cronica della prostata.
La prima considerazione da fare è che la atrofia ghiandolare è la conseguenza di una infiammazione cronica che non è mai stata curata. Per cui, una volta diagnosticata , deve essere curata, poiché, anche se in tempi molto lunghi l'atrofia è l'anticamera del tumore della prostata.
Il psa di un paziente che ha una infiammazione cronica è tipico poiché è oscillante . Si alza e si abbassa riflettendo le pousse flogistiche tipiche della infiammazione.
Pertanto se il vostro psa è alto e la biopsia segnala atrofia , flogosi , acuta e cronica, iperplasia/ipertrfoia prostatica csenza e con infiammazione , dovrete assumere cronicamente integratori ad effetto antiinfiammatorio.
Vediamo lo schema che correlaziona la patologia prostatica e le sostanze utilizzabili per produrre un "rientro " del psa .
Dobbiamo curare le altre due cause di aumento del psa che non sono sono il tumore. L'ipertrofia e la flogosi acuta /cronica.
La maggior parte dei paziente che afferiscono agli ambulatori sono giovani sessantenni settantenni ancora in piena attività sessuale. Non è proponibile loro una terapia a base di dudasteride, finasteride, che certamente abbasserebbe la potenza sessuale . Non è nemmeno proponibile una terapia a base di fans che avrebbero effetti collaterali sulla crasi ematica e sulla funzionalità digestiva (anche se una integrazione intermittente con nimesulide, ketoprofene , acido niflumico) sarebbe auspicabile.
Da considerare inoltre che la maggior parte dei pazienti che si apprestano ad eseguire una biopsia prostatica sono gia in parte con terapie antipertensive, scoagulanti, antidiabete, neurologiche, antidepressive, che limitano notevolmente , data la scarsa maneggevolezza, l'uso degli antinfiammatori che farebbero bene alla ghiandola prostatica.
Negli ultimi anni di recente sono assurte ad indicazione cardine per la flogosi acuta e cronica della prostata molecole già presenti da anni. La serenoa repens, il pygeum africanum , la bromelina, la urtica dioica , l'uva ursina, il mirtillo rosso. Ciascuna di queste molecole è stata studiata approfonditamente , e su queste molecole sono sorte una mole notevole di pubblicazioni riguardo sopratutto le indicazioni e la validità dei trattamenti.
La farmaceutica ha quindi sviluppato prodotti nuovi derivati dalle associazioni di queste sostanze che , via via, sono diventate più efficaci attraverso la produzione di nuove titolazioni e dosaggi piu' ottimali per il disturbo da curare. La enorme mole di studi in materia fitoterapica ha consentito di estendere l'uso di queste sostanze ad altre patologie impensabili fino a pochi anni fa.
Gli stessi studi hanno confermato la innocuità di queste sostanze riguardo gli effetti collaterali, praticamente assenti .
E così siamo arrivati ad avere prodotti efficaci , presenti al di fuori della fascia prescrittiva , non dispensati dal SSN, chiamati "integratori" , autorizzati dal ministero e da esso registrati, ma con la possibilità da parte delle aziende produttrici di fissarne un prezzo indipendentemente dai controlli del ministero (che sono invece presenti sui farmaci registrati e dispensati SSN).
Grazie a questi integratori è oggi possibile controllare e curare i disturbi prostatici e di ridurne la morbilità assai alta, di coloro che soffrono di disturbi prostatici : la fascia medio giovane lavorativa.
Seguiamo questo schema che dà dei consigli , al di fuori delle logiche commerciali , ma solo prendendo in considerazione il dosaggio della sostanza usata.
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Il vostro psa è alto : avete fatto la biopsia prostatica che ha escluso la presenza di tumore prostatica. Si segnalano invece atrofia ghiandolare e /o flogosi cronica della prostata.
La prima considerazione da fare è che la atrofia ghiandolare è la conseguenza di una infiammazione cronica che non è mai stata curata. Per cui, una volta diagnosticata , deve essere curata, poiché, anche se in tempi molto lunghi l'atrofia è l'anticamera del tumore della prostata.
Il psa di un paziente che ha una infiammazione cronica è tipico poiché è oscillante . Si alza e si abbassa riflettendo le pousse flogistiche tipiche della infiammazione.
Pertanto se il vostro psa è alto e la biopsia segnala atrofia , flogosi , acuta e cronica, iperplasia/ipertrfoia prostatica csenza e con infiammazione , dovrete assumere cronicamente integratori ad effetto antiinfiammatorio.
Vediamo lo schema che correlaziona la patologia prostatica e le sostanze utilizzabili per produrre un "rientro " del psa .
Patologia riscontrata all'esame istologico | Sostanza usabile ed azione della sostanza | Nomi commerciali |
Atrofia ghiandolare | Bromelina Uva ursina Mirtillo rosso (Cranberry) Urtica dioica Pino massoniano Resvetrarolo Propoli Boldus | Aposer Coliman Mirtiman Aposer Picnogen Picnogen Picnogen Aposer |
Flogosi acuta e cronica | Bromelina Uva ursina Mirtillo rosso (Cranberry) Urtica dioica Resvetrarolo Pino massoniano Propoli Boldus | Aposer Coliman Mirtiman Aposer Picnogen Picnogen Picnogen Aposer |
Ipertrofia/iperplasia prostatica | Serenoa repens Pigeum Africanum Bromelina Uva ursina | Aposer Pigenil Aposer Coliman |
Ipertrofia prostatica + flogosi acuta e cronica | Serenoa repens Pygeum africano Uva ursina Urtica dioica Bromelina | Aposer Pigenil Coliman Aposer Aposer |
Tumore della prostata | Catechine del the verde Curcuma Olio di soia Sod (superossidodismutasi) Resvetrarolo Pino massoniano Propoli Boldus Mangostano | Uractive FlogmevUractive Picnogen Picnogen Picnogen Picnogen Picnogen Picnogen |
Esisteranno anche dei controlli sulla efficacia di queste molecole e degli schemi terapeuitci proposti dagli specialisti urologi.
1. IPSS sui sintomi
2. Psa a cadenze prefissate per vedere il decremento
Nel tempo la cura della infiammazione cronica , riporterà il psa a stabilizzarsi su valori piu' bassi e/o di normalità.
1. IPSS sui sintomi
2. Psa a cadenze prefissate per vedere il decremento
Nel tempo la cura della infiammazione cronica , riporterà il psa a stabilizzarsi su valori piu' bassi e/o di normalità.
la terapia andrà sospesa per poi riprendere ciclicamente anche se il psa rimane nei range di normalità.
Schemi terapeutici
Psa alterato (in associazione ad antibiotico) | In tutte queste situazioni patologiche l'assunzione di 1 - 2 compresse al di dei prodotti segnalati nella atabella precedente a seconda del giudizio del medico è risultata efficace per la risoluzione delle flogosi acute e croniche della prostata e delle sequele ad esse collegate ( alterazioni del psa, calcificazioni prostatiche, ipertrofia prostatica......) | ||||
Atrofia ghiandolare | |||||
Flogosi acuta e cronica | |||||
Ipertrofia/iperplasia prostatica | |||||
Ipertrofia prostatica + flogosi acuta e cronica | |||||
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